All’odierna udienza, Asso-consum si è opposta alla richiesta di rinvio presentata da Partecipazioni Industriali (già Riva FIRE) finalizzata alla regolarizzazione del patteggiamento.
L’associazione, oltre a manifestare preoccupazione per questa serie di rinvii che rallentano il processo comportando rischi di prescrizioni per alcune fattispecie di reato, è altresì preoccupata per l’utilizzo delle somme offerte dalle società che intendono patteggiare, somme che in parte sarebbero di derivazione Statale.
Nel rispetto del principio europeo “chi inquina paga” tali somme devono essere destinate alla decontaminazione e bonifica delle matrici ambientali ormai compromesse e non già alle attività produttive del siderurgico.
Se ciò accadesse, in spregio ai dettati europei, ci troveremmo di fronte ad aiuti di Stato, scelta sanzionabile dalla Commissione Europea.
Asso-Consum intende vigilare affinché si utilizzino quelle somme nell’unico modo lecito possibile e cioè destinandole alla decontaminazione e alla bonifica e perché la richiesta di questi riti alternativi non si trasformi in un’opportunità per ILVA di risolvere i problemi legati alla produzione e alla difficoltà di rendere appetibile un “rottame” in vista della prossima vendita il tutto in danno dei cittadini e della collettività.

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